VENERE IN TEATRO Festival di danza 2022
Giovedì 8 settembre 2022, ore 21:00
SARA SGUOTTI It'sHardToBeHuman Rituali di adattamento xxx è morta e al suo posto c’è un alieno concetto Sara Sguotti
performer Julie Bergez, Jari Boldrini, Manuel Cascone, Spartaco Cortesi, Sara Sguotti supporto drammaturgico e coreografico Elena Giannotti musica e testi Manuel Cascone, Sara Sguotti, Spartaco Cortesi disegno luminoso Mattia Bagnoli organizzazione Serena Roberti produzione Perypezye Urbane |
Con il supporto di Venere in Teatro, Cango - centro di produzione della danza, Armunia, Atelier delle arti Livorno, Network Internazionale Danza Puglia - Ass.ne culturale Riesco ‘Ricerca e Sviluppo Coreografico’.
Spettacolo vincitore di Toscana Terra Accogliente, un progetto di R.A.T. Residenze Artistiche Toscane, in collaborazione con Teatro Metastasio, Fondazione Toscana Spettacolo, Virgilio Sieni Danza, Fabbrica Europa
Residenze creative presso SpazioK, Versiliadanza/Teatro Cantiere Florida, Sosta Palmizi
Spettacolo vincitore di Toscana Terra Accogliente, un progetto di R.A.T. Residenze Artistiche Toscane, in collaborazione con Teatro Metastasio, Fondazione Toscana Spettacolo, Virgilio Sieni Danza, Fabbrica Europa
Residenze creative presso SpazioK, Versiliadanza/Teatro Cantiere Florida, Sosta Palmizi
It’s hard to be human è un concerto di persone in una stanza mutante, in un circo, in un ambiente sospeso.
Un tempo dilatato è scandito dalla creazione musicale collettiva e un ambiente relazionale denso e apparentemente disordinato fa da mondo ai performers che svolgono azioni familiari e aliene in una partitura rituale.
Tende e stoffe creano il luogo, precisamente dimesso. La stanza è circolare e lo spettatore voyeur ha accesso a uno spazio segreto e intimo.
It’s hard to be human mette in scena un incontro di anime diverse, una famiglia errante, una pelle da vestire e ne osserviamo i colori, l’organizzazione, l’incomunicabilità, l’adattamento, i travestimenti, gli affetti, osserviamo Il trascorrere delle cose. La ricerca estetica visuale fa parte della partitura coreografica e avvolge i performers come una pelle collettiva: il tema del posticcio, del naturale e del sintetico, il tema del post umano slegato dalla concezione tecnologica del corpo ma che volge al ritorno a una concezione comunitaria, a una tribù che riattualizzi, seppur urbani e contraffatti, i rituali di nascita, di sdoppiamento, di ritorno a un animismo vegetale e animale, di abbandono e morte.
SARA SGUOTTI
Performer e coreografa.
Collabora con la Compagnia Virgilio Sieni, Anton Lachky, Company Blu, Damien Jalet, Roberto Magro, Simona Bertozzi, Cristina Kristal Rizzo, Nicola Simone Cisternino, Tommaso Serratore.
Fa parte del collettivo LoStabileDiLì, di Attivisti Della Danza e di WANNAWANNAWANNA.
Il suo percorso coreografico personale inizia con S.solo. (vincitore di dna appunti coreografici e della vetrina anticorpi 2017). I suoi altri lavori S.rituale, Space Oddity, Dedica Lontana
Attualmente è coinvolta nella produzione TOCCARE e Echoes di Cristina Rizzo e nella nuova produzione di Virgilio Sieni.
Dal 2020 collabora con il gruppo DanceWell per i quali nel corso del 2021 ha creato per loro HOP, un'opera per la comunità.
Nel 2021 crea per la giovane compagnia OpusBallet, VENTIVENTI con la collaborazione del POLIMODA di Firenze.
La sua ultima produzione Some Other Place, selezionata per la NID 2021 nella sezione Open Studios.
Nel 2021 ha vinto il premio RAT per la sua nuova produzione It's hard to be human.
Un tempo dilatato è scandito dalla creazione musicale collettiva e un ambiente relazionale denso e apparentemente disordinato fa da mondo ai performers che svolgono azioni familiari e aliene in una partitura rituale.
Tende e stoffe creano il luogo, precisamente dimesso. La stanza è circolare e lo spettatore voyeur ha accesso a uno spazio segreto e intimo.
It’s hard to be human mette in scena un incontro di anime diverse, una famiglia errante, una pelle da vestire e ne osserviamo i colori, l’organizzazione, l’incomunicabilità, l’adattamento, i travestimenti, gli affetti, osserviamo Il trascorrere delle cose. La ricerca estetica visuale fa parte della partitura coreografica e avvolge i performers come una pelle collettiva: il tema del posticcio, del naturale e del sintetico, il tema del post umano slegato dalla concezione tecnologica del corpo ma che volge al ritorno a una concezione comunitaria, a una tribù che riattualizzi, seppur urbani e contraffatti, i rituali di nascita, di sdoppiamento, di ritorno a un animismo vegetale e animale, di abbandono e morte.
SARA SGUOTTI
Performer e coreografa.
Collabora con la Compagnia Virgilio Sieni, Anton Lachky, Company Blu, Damien Jalet, Roberto Magro, Simona Bertozzi, Cristina Kristal Rizzo, Nicola Simone Cisternino, Tommaso Serratore.
Fa parte del collettivo LoStabileDiLì, di Attivisti Della Danza e di WANNAWANNAWANNA.
Il suo percorso coreografico personale inizia con S.solo. (vincitore di dna appunti coreografici e della vetrina anticorpi 2017). I suoi altri lavori S.rituale, Space Oddity, Dedica Lontana
Attualmente è coinvolta nella produzione TOCCARE e Echoes di Cristina Rizzo e nella nuova produzione di Virgilio Sieni.
Dal 2020 collabora con il gruppo DanceWell per i quali nel corso del 2021 ha creato per loro HOP, un'opera per la comunità.
Nel 2021 crea per la giovane compagnia OpusBallet, VENTIVENTI con la collaborazione del POLIMODA di Firenze.
La sua ultima produzione Some Other Place, selezionata per la NID 2021 nella sezione Open Studios.
Nel 2021 ha vinto il premio RAT per la sua nuova produzione It's hard to be human.