VENERE IN TEATRO Festival di danza 2022
3 - 13 settembre
INSTALLAZIONI
Da mercoledì 7 a martedì 13 settembre
FABIO BRUSADIN, EDOARDO SANSONNE, ELISA SBARARGLI
sull'irrequietezza del divenire - installazione Ideazione e realizzazione Fabio Brusadin, Edoardo Sansonne ed Elisa Sbaragli Testi Irene Pipicelli Curatela Federica Torgano Grafica Rebecca Curri Produzione Perypezye Urbane Coproduzione Live Arts Cultures Con il sostegno di Comune di Città di Verbania Con il supporto di Museo del Paesaggio |
Grazie alla logica dell’assemblaggio e del meticciato, l'installazione di sull'irrequietezza del divenire crea un ambiente percettivo dove mettere in scena l’ibridazione tra forme organiche, inorganiche e sintetiche. Uno spazio sensibile dove materia, corpi e oggetti dialogano, portando alla luce rimandi e somiglianze, abitando terreni di confine.
FABIO BRUSADIN, EDOARDO SANSONNE, ELISA SBARAGLI
Fabio Brusadin: artista multimediale. Le sue competenze spaziano dalla creazione di ambienti di scena interattivi, all’utilizzo di vari trasduttori per il movimento degli interpreti in scena; dalla creazione di contenuti visivi e allo sviluppo di prototipi di macchine e software per il teatro e le arti performative in generale.
Edoardo Sansonne: music producer per installazioni sonore, cinema, teatro e danza contemporanea. Produce musica elettronica sotto lo pseudonimo di Kawabate, un progetto che trova le sue sonorità nella dicotomia fra rumori ambientali, suoni sintetizzati e l’utilizzo della voce come elemento narrativo.
Elisa Sbaragli: autrice dei suoi lavori dal 2016, porta avanti una ricerca personale che è sempre in divenire, in ascolto con il contesto in cui vive e con le proprie esperienze personali.
Collabora con altri artisti per la scrittura e la messa in scena delle proprie opere.
FABIO BRUSADIN, EDOARDO SANSONNE, ELISA SBARAGLI
Fabio Brusadin: artista multimediale. Le sue competenze spaziano dalla creazione di ambienti di scena interattivi, all’utilizzo di vari trasduttori per il movimento degli interpreti in scena; dalla creazione di contenuti visivi e allo sviluppo di prototipi di macchine e software per il teatro e le arti performative in generale.
Edoardo Sansonne: music producer per installazioni sonore, cinema, teatro e danza contemporanea. Produce musica elettronica sotto lo pseudonimo di Kawabate, un progetto che trova le sue sonorità nella dicotomia fra rumori ambientali, suoni sintetizzati e l’utilizzo della voce come elemento narrativo.
Elisa Sbaragli: autrice dei suoi lavori dal 2016, porta avanti una ricerca personale che è sempre in divenire, in ascolto con il contesto in cui vive e con le proprie esperienze personali.
Collabora con altri artisti per la scrittura e la messa in scena delle proprie opere.
Lunedì 12 e martedì 13 settembre
LUNA PAESE
Mi è sembrato di vedere un uccello (Compost) Concept e riprese video Luna Paese Suoni Daniele Guaschino Protocolli ipnotici Juliette Verga Laliberté Con il sostegno di Spedidam (aide à la BO scénique), DanceMe/Perypezye Urbane (MiBac - Ministère de la Culture italien), DanceMe UP (Europe Créative) Résidence Maison des Métallos (Résidence Co-CoOps, Paris), Festival WAM ! Faenza (Italie), Université TUAS Turku (Finlande), Big Factory Bari (Italie)Foto Isabella Stechel-Marceddu |
"Mi è sembrato di vedere il canto di un uccello (Compost)" è un esperimento sulla percezione uditiva e tattile dell'ambiente naturale, con l'obiettivo di aprire uno spazio per percepire la perdita di biodiversità e di spazi naturali.
Nel video creiamo un ambiente sonoro e visivo in cui lo spettatore si immerge.
A partire da un'esplorazione di uno spazio boschivo registriamo dei suoni e catturiamo delle immagini. Lo strumento di registrazione audio binaurale ci permette non solo di far immergere lo spettatore in uno spazio tridimensionale, ma di "allucinare" progressivamente altri luoghi ed altri spazi, permettendo l'emersione di un animismo possibile.
La nostra domanda è: quale cambiamento, per quanto piccolo, può derivare dal sentire profondamente e integrare, insieme, la perdita del mondo come lo conoscevamo?
LUNA PAESE
Dopo una formazione in pianoforte classico, Luna Paese si è diplomata in nuovo circo e ha seguito per due anni la formazione coreografica Transforme diretta da Myriam Gourfink (Fondation Royaumont).
Nel 2014 ha ricevuto una borsa di studio dalla Maison Baron (Ginevra) per il suo progetto "rererewriting". Partecipa poi alla residenza con Yvonne Rainer e Andrea Kleine alla Fondazione Ratti (2015).
Ha lavorato come danzatrice e performer con Margot Dorléans, Thibaud Le Maguer, Leila Gaudin, João Costa Espinho, Claire Filmon, Alexandre Da Silva, Altroteatro, Sistemi Dinamici Altamente Instabili e altri.
I suoi lavori performativi sono stati presentati in Italia, Francia, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti, Canada e Belgio. E' dottoranda in danza ed antropologia (EPHE, Parigi; Università di Torino). Nel suo lavoro performativo e musicale si occupa di alchimia, trasformando eventi dolorosi in materiale creativo.
Daniele Guaschino (pseudonimo di Daniele Segre Amar) è nato a Torino nel 1975 e vive in Francia dal 1996. Il suo lavoro si divide tra composizione, performance e produzione musicale.
La sua musica esplora i confini tra elettronica e acustica, creazione di suoni e musica, improvvisazione e scrittura. Collabora regolarmente con musicisti, artisti, coreografi e registi attivi sulla scena francese, tra cui: François Merville, Rishab Prasanna, Roland Auzet, Alessandro Baricco, Lorenzo Bianchi Hoesch, Dayan Korolic, Malena Beer, Christian Girardot, Nicola Tescari, Rose Martine, Jérôme Thomas, Martin Palisse, Luna Paese, Alfredo Mola, Quentin Biardeau, Szuhwa Wu.
Nel video creiamo un ambiente sonoro e visivo in cui lo spettatore si immerge.
A partire da un'esplorazione di uno spazio boschivo registriamo dei suoni e catturiamo delle immagini. Lo strumento di registrazione audio binaurale ci permette non solo di far immergere lo spettatore in uno spazio tridimensionale, ma di "allucinare" progressivamente altri luoghi ed altri spazi, permettendo l'emersione di un animismo possibile.
La nostra domanda è: quale cambiamento, per quanto piccolo, può derivare dal sentire profondamente e integrare, insieme, la perdita del mondo come lo conoscevamo?
LUNA PAESE
Dopo una formazione in pianoforte classico, Luna Paese si è diplomata in nuovo circo e ha seguito per due anni la formazione coreografica Transforme diretta da Myriam Gourfink (Fondation Royaumont).
Nel 2014 ha ricevuto una borsa di studio dalla Maison Baron (Ginevra) per il suo progetto "rererewriting". Partecipa poi alla residenza con Yvonne Rainer e Andrea Kleine alla Fondazione Ratti (2015).
Ha lavorato come danzatrice e performer con Margot Dorléans, Thibaud Le Maguer, Leila Gaudin, João Costa Espinho, Claire Filmon, Alexandre Da Silva, Altroteatro, Sistemi Dinamici Altamente Instabili e altri.
I suoi lavori performativi sono stati presentati in Italia, Francia, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti, Canada e Belgio. E' dottoranda in danza ed antropologia (EPHE, Parigi; Università di Torino). Nel suo lavoro performativo e musicale si occupa di alchimia, trasformando eventi dolorosi in materiale creativo.
Daniele Guaschino (pseudonimo di Daniele Segre Amar) è nato a Torino nel 1975 e vive in Francia dal 1996. Il suo lavoro si divide tra composizione, performance e produzione musicale.
La sua musica esplora i confini tra elettronica e acustica, creazione di suoni e musica, improvvisazione e scrittura. Collabora regolarmente con musicisti, artisti, coreografi e registi attivi sulla scena francese, tra cui: François Merville, Rishab Prasanna, Roland Auzet, Alessandro Baricco, Lorenzo Bianchi Hoesch, Dayan Korolic, Malena Beer, Christian Girardot, Nicola Tescari, Rose Martine, Jérôme Thomas, Martin Palisse, Luna Paese, Alfredo Mola, Quentin Biardeau, Szuhwa Wu.
TINA BIKIC
Storie digitali di DanceMe UP
Nell‘ambito del progetto europeo di cooperazione DanceMe UP, la digital storyteller Tina Bikic ha seguito le danzatrici e coreografe che hanno partecipato al progetto e si é lasciata ispirare dalla loro poetica. Il risultato sono sei racconti poetici in immagini che saranno visibili durante Venere in Teatro, insieme all‘autrice.
TINA BIKIC (1987.) è una digital storyteller ed educatrice innovativa con sede a Berlino.
Tina ha conseguito un Master in Letterature Comparate presso la Facoltà di Lettere e Scienze Sociali, Università di Zagabria (Croazia). Ha lavorato come direttrice culturale della filiale di Matrix Croatica, dove è stata responsabile del programma culturale ed educativo che ha guidato la modernizzazione della più antica istituzione culturale in Croazia. Il suo ruolo era sia di manager culturale che di educatrice elaborando progetti educativi e laboratori basati su metodi innovativi: scrittura creativa e utilizzo dei media digitali nei campi dell'arte e dell'istruzione.
Storie digitali di DanceMe UP
Nell‘ambito del progetto europeo di cooperazione DanceMe UP, la digital storyteller Tina Bikic ha seguito le danzatrici e coreografe che hanno partecipato al progetto e si é lasciata ispirare dalla loro poetica. Il risultato sono sei racconti poetici in immagini che saranno visibili durante Venere in Teatro, insieme all‘autrice.
TINA BIKIC (1987.) è una digital storyteller ed educatrice innovativa con sede a Berlino.
Tina ha conseguito un Master in Letterature Comparate presso la Facoltà di Lettere e Scienze Sociali, Università di Zagabria (Croazia). Ha lavorato come direttrice culturale della filiale di Matrix Croatica, dove è stata responsabile del programma culturale ed educativo che ha guidato la modernizzazione della più antica istituzione culturale in Croazia. Il suo ruolo era sia di manager culturale che di educatrice elaborando progetti educativi e laboratori basati su metodi innovativi: scrittura creativa e utilizzo dei media digitali nei campi dell'arte e dell'istruzione.