VENERE IN TEATRO Festival di danza 2022
Sabato 10 settembre ore 21:00
LA VERONAL Equal Elevations Direzione Marcos Morau
Coreografia Marcos Morau in collaborazione con i danzatori Artistic Advice Roberto Fratini Danzatori Àngela Boix, Laia Duran, Lorena Nogal and Marina Rodríguez. Produttore esecutivo Juan Manuel Gil Galindo and Cristina Goñi Adot Prodotto da La Veronal in collaborazione con Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía. Con il supporto di INAEM – Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España e ICEC – Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya. |
Equal Elevations è nato come progetto per il Museo d'Arte Nazionale Reina Sofía, in relazione con il lavoro di uno dei maggiori scultori del giorno d'oggi: Richard Serra. Nella stanza 102 del museo si trova la sua scultura Equal-Parallel: Guernica-Bengasi (1986). Marcos Morau trae spunto in questa occasione da un dialogo tra il movimento generato dal collettiva de La Veronal e la scultura creata da Richard Serra, non come riferimento a una memoria storica, ma come sperimentazione spaziale e analogia temporale tra due fatti storici: il bombardamento di Guernica (1937) e l'attacco di Bengasi (1986). La conversazione che si intreccia qui si interfaccia con la giustapposizione di luce leggerezza e gravità.
Accompagnato dalla musica di Steve Reich, musicista collaboratore e amico di Richard Serra, La Veronal mette a disposizione il proprio sviluppo morfologico del movimento per costruire un labirinto di complessità significante, un dialogo tra la gravità del corpo e la sua capacità di profusione e dispersione labirintica, un incontro tra due materie che, essendo profondamente opposte, si incrociano nella loro abitabilità e nel loro movimento interiore e intuitivo.
MARCOS MORAU
Tra Barcellona e New York, Marcos Morau ha studiato fotografia, movimento e teatro. Crea mondi e paesaggi immaginari dove movimento e immagine si incontrano.
Da più di dieci anni Marcos guida La Veronal, come direttore, coreografo e set/light/costume designer. Ha viaggiato in tutto il mondo presentando i propri lavori a festival, teatri e contesti internazionali.
Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è guest artist in varie compagnie e teatri per sviluppare nuove creazioni, sempre a metà tra le arti sceniche e la danza, con un'attenzione speciale alla drammaturgia.
Come più giovane National Dance Award in Spagna, il suo linguaggio è parte di un'eredità, dal movimento astratto e dal teatro fisico, che si fondono in un'amalgama surrealista e oscura.
I suoi lavori più recenti per La Veronal, Voronia (2015) o Pasionaria (2018), riflettono gli esseri umani odierni, prima delle loro paure, mettendo in discussione il mondo e il loro destino.
Accompagnato dalla musica di Steve Reich, musicista collaboratore e amico di Richard Serra, La Veronal mette a disposizione il proprio sviluppo morfologico del movimento per costruire un labirinto di complessità significante, un dialogo tra la gravità del corpo e la sua capacità di profusione e dispersione labirintica, un incontro tra due materie che, essendo profondamente opposte, si incrociano nella loro abitabilità e nel loro movimento interiore e intuitivo.
MARCOS MORAU
Tra Barcellona e New York, Marcos Morau ha studiato fotografia, movimento e teatro. Crea mondi e paesaggi immaginari dove movimento e immagine si incontrano.
Da più di dieci anni Marcos guida La Veronal, come direttore, coreografo e set/light/costume designer. Ha viaggiato in tutto il mondo presentando i propri lavori a festival, teatri e contesti internazionali.
Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è guest artist in varie compagnie e teatri per sviluppare nuove creazioni, sempre a metà tra le arti sceniche e la danza, con un'attenzione speciale alla drammaturgia.
Come più giovane National Dance Award in Spagna, il suo linguaggio è parte di un'eredità, dal movimento astratto e dal teatro fisico, che si fondono in un'amalgama surrealista e oscura.
I suoi lavori più recenti per La Veronal, Voronia (2015) o Pasionaria (2018), riflettono gli esseri umani odierni, prima delle loro paure, mettendo in discussione il mondo e il loro destino.