COMPAGNIA teatroINfolle
Residenza dal 18 al 22 luglio 2023
C32 - Forte Marghera, Via Forte Marghera, Mestre Venezia
Inferno- una parata
Venerdì 21 luglio
C32- Forte Marghera, via Forte Marghera, Mestre Venezia
Live Arts Cultures ospita lo studio aperto del progetto "Inferno- una parata", tutt'ora in fase di sviluppo da parte della compagnia teatroINfolle. In questa nuova versione la parata si è sviluppata negli spazi del Forte attorno al C32, per abbracciare sia il canale che i suoi argini, e ha visto l'aggiunta di interpreti e la creazione di una nuova tappa nel percorso.
Venerdì 21 luglio
C32- Forte Marghera, via Forte Marghera, Mestre Venezia
Live Arts Cultures ospita lo studio aperto del progetto "Inferno- una parata", tutt'ora in fase di sviluppo da parte della compagnia teatroINfolle. In questa nuova versione la parata si è sviluppata negli spazi del Forte attorno al C32, per abbracciare sia il canale che i suoi argini, e ha visto l'aggiunta di interpreti e la creazione di una nuova tappa nel percorso.
con: Stefania Ventura Alessandro Percuoco Elena Griggio Lahire Tortora Shamir Manlio Sartorelli Alba Scandiuzzi Massimo Maccagnan Enrico Lazzari Edoardo Cagnoni Tommaso Giacomin |
Alessia Savoini Riccardo Milanetto Elena Ajani Veronica Maria Canale Francesco Socal Roberta Bianchini Ketty Parma Chiara Zompa Paola Micheletto Eva Gennaro Isabella Catapano |
IL PROGETTO
Ideato nel 2019 come suggestione legata all’inferno dantesco, il progetto si propone come prima opera all’aperto della compagnia teatroINfolle.
L’idea di realizzare una parata acquea, che attraversasse su una barca i canali della città di Venezia, si basava sulla proposta di tre figure principali, ovvero un Caronte che trasporta per le vie acquee un moderno Dante e, parte integrante del quadro, un’arpia, simbolo degli inferi attraverso una figura animale. Queste tre figure sono poi andate trasformandosi, insieme all’esclusività dell’immaginario dantesco, nella lunga sospensione che il progetto ha dovuto abitare nel corso della pandemia di Covid 19.
Il progetto ha ripreso vita nel 2023, ampliando la visione a inferni altri rispetto a quello dantesco, interrogando gli stessi interpreti (ora divisi in 5 gruppi di figure distinte) su quale fosse il loro concetto personale di paesaggio infero. La parata diviene dunque terraquea, mantenendo la formula originale di una barca condotta da Caronte al cui fianco però, sulla fondamenta, camminano in processione vivida e dinamica diverse figure, tra coreuti, musicisti, animali, trampolieri e quello stesso Dante d’un tempo, ora semplificato a rappresentazione dell’umanità. Una figura solitaria, sulla cui barca di Caronte, a fine viaggio, dovrà salire per scomparire nelle acque. Raccontare i diversi aspetti legati a questo immaginario, drammatico, feroce, poetico, buffo e bizzarro, si lega all’idea che il paesaggio infernale, quello dei vivi, sia largo e fantasioso, capace di raccontare le nostre paure e le nostre catarsi, senza mai poterne uscire davvero se non entrando nel mistero di ciò che ci attende alla fine del viaggio. Per il suo carattere dinamico e vivido, multiforme e ardente, la parata si presenta come improvvisa comparsa performativa all’interno di occasioni di festa, come può essere il Carnevale di Venezia, ma anche come evento estemporaneo, capace di creare una sospensione d’incanto nella città e nelle isole.
Nell’intento di creare uno spettacolo che sia suggestione commovente, grottesca e al contempo ridente, d’impatto e invitante, la compagnia teatroINfolle ha coinvolto figure professionali, giovani allievi attori e artisti-artigiani da tutta Italia, impegnati così, insieme, sul territorio veneziano nella realizzazione di questa bizzarra e felice impresa.
Con il contributo di:
Lives Arts and Cultures
Die Stelzer, di Wolfgang Hauck
Spazio di residenza C32, Forte Marghera, Mestre Venezia
https://www.transartists.org/en/air/c32
Ideato nel 2019 come suggestione legata all’inferno dantesco, il progetto si propone come prima opera all’aperto della compagnia teatroINfolle.
L’idea di realizzare una parata acquea, che attraversasse su una barca i canali della città di Venezia, si basava sulla proposta di tre figure principali, ovvero un Caronte che trasporta per le vie acquee un moderno Dante e, parte integrante del quadro, un’arpia, simbolo degli inferi attraverso una figura animale. Queste tre figure sono poi andate trasformandosi, insieme all’esclusività dell’immaginario dantesco, nella lunga sospensione che il progetto ha dovuto abitare nel corso della pandemia di Covid 19.
Il progetto ha ripreso vita nel 2023, ampliando la visione a inferni altri rispetto a quello dantesco, interrogando gli stessi interpreti (ora divisi in 5 gruppi di figure distinte) su quale fosse il loro concetto personale di paesaggio infero. La parata diviene dunque terraquea, mantenendo la formula originale di una barca condotta da Caronte al cui fianco però, sulla fondamenta, camminano in processione vivida e dinamica diverse figure, tra coreuti, musicisti, animali, trampolieri e quello stesso Dante d’un tempo, ora semplificato a rappresentazione dell’umanità. Una figura solitaria, sulla cui barca di Caronte, a fine viaggio, dovrà salire per scomparire nelle acque. Raccontare i diversi aspetti legati a questo immaginario, drammatico, feroce, poetico, buffo e bizzarro, si lega all’idea che il paesaggio infernale, quello dei vivi, sia largo e fantasioso, capace di raccontare le nostre paure e le nostre catarsi, senza mai poterne uscire davvero se non entrando nel mistero di ciò che ci attende alla fine del viaggio. Per il suo carattere dinamico e vivido, multiforme e ardente, la parata si presenta come improvvisa comparsa performativa all’interno di occasioni di festa, come può essere il Carnevale di Venezia, ma anche come evento estemporaneo, capace di creare una sospensione d’incanto nella città e nelle isole.
Nell’intento di creare uno spettacolo che sia suggestione commovente, grottesca e al contempo ridente, d’impatto e invitante, la compagnia teatroINfolle ha coinvolto figure professionali, giovani allievi attori e artisti-artigiani da tutta Italia, impegnati così, insieme, sul territorio veneziano nella realizzazione di questa bizzarra e felice impresa.
Con il contributo di:
Lives Arts and Cultures
Die Stelzer, di Wolfgang Hauck
Spazio di residenza C32, Forte Marghera, Mestre Venezia
https://www.transartists.org/en/air/c32